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Anche in provincia di Siena tante adesioni nonostante le difficoltà per il coronavirus

L’Ora della Terra, Earth Hour, la più grande mobilitazione planetaria sul tema dei cambiamenti climatici promossa dal WWF torna oggi 28 marzo dalle 20:30 alle 21:30. Quest'anno l'iniziativa è stata fortemente condizionata dall’emergenza coronavirus, che impone a tutti i cittadini misure straordinarie di contenimento. Per questo, l'iniziativa nelle piazze del mondo diventa stavolta una grande attivazione digitale, che punta a coinvolgere quanti più cittadini possibile, dai grandi ai più piccoli, che potranno lottare contro il cambiamento climatico direttamente dalle loro case.

Il WWF ringrazia i comuni della Provincia di Siena che, nonostante le difficoltà imposte dalla situazione, hanno aderito all'iniziativa unendosi a tanti altri comuni in Italia, fra cui il Comune di Bergamo, che spegnerà per un'ora l’illuminazione delle Mura Veneziane. Un segnale di attenzione dal grande valore simbolico considerato il momento drammatico che la città lombarda sta vivendo in questi giorni. In provincia di Siena, sono nove i comuni che hanno aderito programmando lo spegnimento di monumenti o edifici pubblici, e invitando la cittadinanza a partecipare all'evento seguendo i suggerimenti pubblicati su wwf.it/ecotips , oppure seguendo sui social la maratona di artisti per il clima, con gli hashtag #EarthHour e #UnOraPerItalia e su wwf.it/oradellaterra.

Il Comune di Siena aderisce e promuove l'iniziativa fra i senesi, il Comune di Monticiano spegnerà per un'ora Piazza Sant'Agostino, mentre il Comune di Pienza spegnerà le luci del complesso monumentale di Piazza Pio II, sito Unesco. A Casole d'Elsa sarà spenta la Rocca, sede del Comune, mentre a Murlo il Comune spegnerà la Rocca di Crevole, e a San Gimignano sarà spenta la Loggia Nuova in piazza del Duomo. Il Comune di Gaiole in Chianti spegnerà l’illuminazione pubblica dei giardini pubblici di Via Roma, mentre quello di Radicondoli il Palazzo Municipale. Infine, il Comune di Monteroni d'Arbia spegnerà il Monumento ai caduti in Viale delle Rimembranze.

I record negativi sul clima continuano ad accumularsi, e con essi anche gli eventi estremi correlati. Il 2019 è stato il secondo anno più caldo mai registrato, con un aumento medio della temperatura globale di circa 1,1°C rispetto all’era pre-industriale. Il dato è ancor più allarmante perché nell’anno record, il 2016, il riscaldamento era amplificato dal cosiddetto El Niño. Gli ultimi cinque anni sono stati i cinque più caldi della storia, e anche l'ultimo decennio, 2010-2019, è stato il più caldo della storia. Dagli anni Ottanta, ogni decennio successivo è stato più caldo di tutti i precedenti dal 1850.

La comunità scientifica è pressoché unanime nell’indicare le attività umane quali responsabili della crisi climatica, in particolare l’aumento dei gas serra. La concentrazione di gas serra nell'atmosfera ha raggiunto livelli record: è aumentata del 147% per l’anidride carbonica (CO2), del 259% per il metano (CH4) e del 123% per il protossido di azoto (N2O) rispetto ai livelli preindustriali (dati 2018, tendenza confermata nel 2019). La CO2 in atmosfera viene attualmente stimata, in media, in 413 parti per milione, una concentrazione che non si registrava da almeno 650 mila anni, ma probabilmente da molto prima.

Altre informazioni su: wwf.it/oradellaterra.